Primo Soccorso a Scuola: inserimento tecniche di primo soccorso nella legge sulla buona scuola

Grazie all’impegno di tutta la Faculty dell’ACSA e dell’ONLUS  “Un Messaggio per la Vita” che presiedo insieme al Prof. Mario Balzanellli, il MIUR nella persona del Ministro Fedeli e il Ministero della Salute con il suo Ministro Lorenzin nel 2017 avevano attivato la sperimentazione dei Decreti Attuativi della Legge della buona Scuola 13 luglio 2015 n. 107 che prevede, all’articolo 1 comma 10, l’inserimento delle tecniche di primo soccorso come materia di insegnamento nei programmi curriculari delle scuole. Una richiesta fatta nel 2005 da una legge di iniziativa popolare che aveva raccolto 93mila firme in tutta Italia, di cui 35.000 solo in Calabria, promossa dalla suddetta ONLUS.

Oggi occorre il sostegno di tutta la Scuola ed Istituzioni nazionali al progetto “Due mani sul Torace ti salvano la vita”, per la piena applicazione dei Decreti Attuativi della Legge che prevedono un percorso formativo per i docenti e studenti sulle tecniche del massaggio cardiaco attraverso incontri teorico-operativi che li mettano in grado di attivare il primo soccorso.

“Poche,   ma   precise   manovre   di   primo   soccorso,   ovvero   due   mani   sul   torace   che  comprimono ininterrottamente e con forza il torace di un paziente in arresto cardiaco, possono salvare una vita. L’educazione sanitaria da questo punto di vista è cruciale, se consideriamo che in Italia almeno 60mila persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, di genesi spesso talmente improvvisa da non essere preceduto da alcun sintomo o segno premonitore. Altri 23mila italiani, sempre ogni anno, muoiono improvvisamente a causa di un trauma inatteso che si verifica negli ambienti di vita e di lavoro e altri 65mila per gli stessi motivi riportano invalidità gravi permanenti”.

La letteratura scientifica internazionale ha dimostrato che, sia in caso di arresto cardiaco improvviso sia nell’evenienza di un trauma, un intervento di primo soccorso tempestivo e metodologicamente adeguato può contribuire, in modo statisticamente significativo e comunque determinante, a salvare almeno il 30% delle persone colpite. Se si riferisce il dato all’Italia e lo si esprime in termini assoluti, significa che delle 164 persone che ogni giorno muoiono improvvisamente nel nostro Paese a causa di un arresto cardiaco o per problemi cardiovascolari in genere, almeno 50 potrebbero essere salvate semplicemente intervenendo in tempo, con soccorsi appropriati.

Per mettere i cittadini italiani nella condizione di saper intervenire all’occorrenza e prestare i primi soccorsi in attesa dell’arrivo degli operatori del 118, è importante intervenire a livello di scuola dell’obbligo.

Tutti devono essere in grado di prestare soccorso, di intervenire in caso di emergenza. Questo ed altri aspetti di educazione sanitaria devono entrare a far parte del bagaglio culturale di ogni cittadino e devono quindi entrare nei programmi scolastici. “Insegnare ad intervenire con un massaggio cardiaco non solo significa salvare la vita altrui ma crea nei ragazzi la consapevolezza del valore per la vita. Per questo che dal 1994 promuoviamo la conoscenze delle tecniche salvavita nelle scuole e da allora abbiamo spinto perché i vari governi si accorgessero dell’importanza di un provvedimento che diventasse legge di Stato“.

Alla fine di queste brevi considerazioni, reputo importante la continuazione di iniziative culturali e sociali che l’ACSA nella persona del suo Presidente Pietro Lentini ha già attivato come ad esempio la formazione per il progetto PAD presso il comune di Grottaferrata.

L’estrema  importanza  degli  argomenti proposti, suggerisce che tali tematiche costituiscano oggetto  di attento studio e riflessione – da parte di docenti, studenti e loro famiglie – in un’ottica interdisciplinare, non solo, quindi, con particolare riferimento all’educazione fisica e alle scienze motorie, ma anche in relazione alle altre discipline (in particolare quelle attinenti all’educazione alla cittadinanza attiva) in quanto le iniziative formative sul primo soccorso possono concorrere alla formazione di quelle competenze trasversali che mirano allo sviluppo armonico ed integrale della persona, per formare un individuo che sviluppi un’identità sensibile ed aperta, in grado di fare scelte autonome, cosciente delle regole del vivere e del convivere.

Dott. Vincenzo Natale

Vice Presidente ONLUS “Un Messaggio per la Vita”

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