2017_04_08 – I ritmi della vita – Roma

Roma – Auditorium Ospedale Madre Giuseppina Vannini
Via Labico, 74
8 aprile 2017

I ritmi della vita

Razionale del Convegno
Programma del Convegno

Razionale del Convegno

“I ritmi della vita” rappresenta ormai da anni un appuntamento annuale per l’ACSA (Associazione Cardiologi e Specialisti Ambulatoriali). E’ un titolo che racchiude un idea di attenzione all’ ascolto del nostro corpo e di quelli che chiamiamo parametri vitali: atti respiratori, frequenza cardiaca, pressione arteriosa, temperatura corporea etc. Il paziente e sapiente ascolto di questi segnali porta alla comprensione dei più segreti meccanismi fisiopatologici sottesi al corretto funzionamento del corpo umano. Nelle malattie più gravi può capitare che tale sommessa melodia si possa trasformare un fastidioso disturbo o addirittura in rumore acuto in grado di alterare la nostra stessa capacità di percepire. La corretta interpretazione di questi segnali del corpo umano sono alla base di qualsiasi diagnosi in qualunque patologia e delle conseguenti decisioni terapeutiche da attuare.

Anche quest’anno esamineremo le novità diagnostiche e terapeutiche nell’ambito delle più frequenti patologie. Nuovi e vecchi farmaci antipertensivi utilizzati alla luce di nuove strategie terapeutiche hanno dimostrato apportare immensi benefici nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Nuovi farmaci antidiabetici hanno dimostrato di modificare la storia naturale del diabete. Novità di consolidato valore terapeutico sono impiegabili nella cura dello scompenso cardiaco dove da anni non si assisteva a innovazioni terapeutiche in grado di ridurre la mortalità.

E’ in fase avanzata la “NAO revolution”. Le proprietà farmacologiche di nuovi anticoagulanti orali fanno sì che non sia più necessario un monitoraggio costante della loro attività anticoagulante, come richiesto per i pazienti in trattamento con AVK con ripercussioni favorevoli impensabili sulla qualità di vita per i pazienti che ne possono fare uso.

Una tavola rotonda è stata riservata ai “Nutraceutici” nuovi strumenti di cura talvolta sottovalutati che spesso sfuggono alle regolamentazione che vanno conosciuti meglio per un utilizzo proficuo.

Uno spazio è stato riservato anche alle malattie rare che ci riportano indietro nel tempo a quando non era possibile elaborare i grandi “Trial” che sono alla base della “evidence based medicine” che tanta sicurezza ci fornisce nella pratica clinica. Per queste patologie gli studi sono spesso condotti su un numero limitato di pazienti e i medici ricercatori come nel passato riflettono su complessi meccanismi fisiopatologici ma con nuove tecnologie genetiche. Può diventare curabile quello che un tempo era incurabile anche se a fronte di costi elevati.

Sempre nuovi passi avanti sono fatti anche nella prevenzione della “morte improvvisa” patologia che scuote e indigna perché appare un ingiusto termine a una vita non ancora completamente espressa. La rete delle emergenze non rappresenta un rimedio sufficiente e neppure la tecnologia dei defibrillatori impiantabili che riguarda una nicchia di pazienti ad alto rischio.

Bisogna ritornare ad un concetto filosofico della Medicina che non è solo tecnica e professionalità ma amore per la vita e diffusione di una cultura capillarizzata del primo soccorso non solo tra sanitari e laici ma nella scuola dove si può acquisire in quelle età in cui esiste una propensione spontanea alla conoscenza e alla formazione. L’insegnamento delle tecniche di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole rappresenta un momento di formazione che va oltre le nozioni e che si apre a valori umani infinti come infinito è il valore della vita.

 

Pietro Lentini
Presidente Nazionale ACSA – Onlus
Direttore del Corso

Tommaso Diego Voci
Fondatore e Past President Nazionale ACSA – Onlus

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